Una volta usciti da Palazzo Ducale, a pochi passi vi troverete di fronte all’imponente Duomo. Negli anni 1474-1488, la Cattedrale di forme romanico-gotiche viene ricostruita dalle fondamenta, su disegno del senese Francesco di Giorgio Martini (1439-1501), secondo semplici ed eleganti moduli rinascimentali, ma completata solo tra il 1604 e il 1607, con la cupola ottagonale disegnata dall’urbinate Muzio Oddi (1539-1639) attendendosi al progetto martiniano.
La Cattedrale ha una pianta a tre navate con una sobria decorazione neoclassica di paraste e capitelli, scandita dagli altari delle navate laterali che conservano tele di grande pregio storico-artistico, quali il Martirio di S. Sebastiano (1535-1612) e la S. Cecilia di Federico Barocci, da Raffaello.
Annesso al Dumo si trova il Museo Diocesano Albani, così denominato a ricordo dell’attività mecenatistica della nobile famiglia di Papa Clemente XI Albani (1700-1721) che ha contribuito ad accrescere il “tesoro della cattedrale”. In questo museo è conservato l’arredo ecclesiastico più vario, dal XIII secolo ai giorni nostri: codici miniati tre-quattrocenteschi, calici e reliquiari, paramenti liturgici intessuti con metalli preziosi.
Nel percorso espositivo, suddiviso in tre sale, si trovano anche numerosi gli affreschi staccati che raccontano la diffusione del Gotico Internazionale. Sono custodite anche opere di grandi Scuole come quella di Giovanni Santi, del Manierismo e di grandi artisti come Federico Barocci e Federico Zuccari. Infine, l’Oratorio della Grotta, parte integrante del Museo Diocesano Albani, che ospita una parte della collezione.